Bypass spirituale? No grazie

Bypass spirituale? No grazie

confidenzaRecentemente ho voluto un incontro con una conoscente, per esprimerle con chiarezza e con i miei limiti (vedi anche ferite) quello che percepivo di noi e di lei, rispetto al nostro interagire.

Più volte, prima d’invitarla per comunicare con lei a quattr’occhi, mi son detta: son tutte proiezioni, lei in fondo è solo uno specchio… e vai con i luoghi comuni del settore. Quel che restava era la necessità di essere dove sono e il bisogno di approfondire o allentare ancor di più un rapporto di confidenza. Essere compatibili non è d’obbligo, a parte un certo condizionamento da catechismo.

L’esprimere delle valutazioni – e se volete chiamiamole pure critiche, senza animosità – è stato subito recepito come distruttivo – sei distruttiva. Punto. (E non sei abbastanza in amore, sei negativa, sei proiettiva… Non sufficientemente risvegliata?).

Avevo premesso di muovermi da una spazio terra terra (no spiritual slogan), da quello, più vero per me, di una schietta donna matura (ho ben una matura età e dell’esperienza).

Ed è anche vero, che alla fine, mi sono trovata arricchita e in maggior confidenza (con-fidente). Con lei? Sì, e, soprattutto, con me stessa. Ho ricevuto l’impressione che lo stesso fosse per lei. La ringrazio per avermi dato una mano a conoscermi meglio.

 

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