L'”insegnante” infallibile e la soluzione di tutti i problemi

L'”insegnante” infallibile e la soluzione di tutti i problemi

Water-buddhaQualcuno di voi ricorda quella canzone di Henry Bellafonte?
Give me hope Susanna, give me hope…

Dammi la speranza oh Susanna… che un giorno ogni mio problema troverà la sua soluzione, che quando la legge di attrazione, la riprogrammazione quantica, i pendoli, i riallineamenti… avranno funzionato come si deve; che quando la mia formazione in XYK avrà affinato tutti gli strumenti utili, che quando tutte le strategie necessarie avranno raggiunto il massimo della loro forza, che il miracolo che non ha potuto fare il ritiro di meditazione-mindfulness di 3 giorni possa farlo quello di 7…  che quando avrò cancellato tutte le mie credenze negative e sabotanti, che quando avrò fatto l’ennesima costellazione familiare, che quando avrò finito il mio assai valido corso-formazione di counseling allora, sì allora, finalmente, tutti i miei problemi saranno risolti.

E allora e solo allora vivrò come si deve e appieno.

Riconoscete questa sorta di convinzione in voi? Un sottile e persistente pensiero magico che collettivamente permea l’aeree: “questa sarà la volta buona che tutti i miei problemi finiscono, me lo sento”. Sapete spiegarlo con parole vostre?

La storiella
“Un giorno un contadino andò dal Buddha per raccontargli i suoi problemi. Gli descrisse tutte le difficoltà del suo lavoro e come siccità e monsone lo complicavano enormemente. Gli parlò anche di sua moglie e come, pure amandola, c’erano cose di lei che avrebbe cambiato volentieri. E lo stesso con i suoi figli che adorava ma che non stavano venendo su come sperava.
Alla fine della storia chiese al Buddha se poteva aiutarlo con le sue difficoltà.

Buddha disse: «Mi dispiace ma non ti posso aiutare».

«Come sarebbe a dire? – saltò su il contadino – Si suppone che tu sia un grande insegnante!».
Il Buddha allora rispose: «Caro signore la faccenda è questa: tutti gli esseri umani hanno ottantatre problemi, è semplicemente una realtà della vita. È vero, alcuni problemi se ne vanno a volte, ma quasi subito ne arrivano altri per cui alla fine ce ne sono sempre ottantatre».

Il contadino rispose pieno d’indignazione: «Allora a che cosa servono i tuoi insegnamenti?».

E Buddha disse: «Il mio insegnamento non ti può aiutare con gli ottantatre problemi ma forse lo può fare con l’ottantaquattresimo».
«E qual è?». Domandò il contadino.
«L’ottantaquattresimo problema è che non vogliamo avere alcun problema».”

Che sia questo che andiamo a scoprire grazie al valido aiuto degli strumenti di cui sopra?
Della serie: la merda accade ogni giorno e quando non accade ahimé, ci sta che siamo stitici.
Ecco, un altro problema!

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