Eccitazione a peso

Eccitazione a peso

Se ti ecciti presto e molto, vali di più?

Qual è il nostro funzionamento nei confronti dell’intimità? Dell’atto d’amore fisico?
Tra donne si comincia a parlarne. Ed è bello cominciare a farlo.
Uno dei temi è quello di essere bagnate in un certo modo.

Quanto intorno a questo gioca il condizionamento sull’essere correttamente sessuali? Quanto è influenzato da idee maschili a proposito? Se ti bagni presto e molto vali di più? In funzione di cosa? Del compiacere l’uomo sessualmente. O sbaglio?
In un video molto interessante, un giovane uomo assuefatto al porno parlando del perché ha cessato di esserlo, dice: « Cos’è sessuale? Qualsiasi cosa gli UOMINI trovino ECCITANTE.

Quello di essere bagnate e completamente lubrificate per essere pronte a fare l’amore è un altro condizionamento nell’agenda. Per fare sesso a martello forse, non per fare l’amore. Questa credenza costringe l’amore in un progetto premeditato.
Ogni donna post menopausa dovrebbe, quindi, smettere di farlo. E, spesso, accade. Accade perché c’è questa convinzione che bisogna essere pronte in un certo modo prima di farlo e inoltre che l’eccitazione è lo status utile affinché accada.
E se fosse l’amore a creare apertura e pazientemente una morbida umidità?
L’amore, sì.

Il corpo è sempre pronto all’amore ecco il punto, non al sesso senza amore.
È importante ritornare a quella che io chiamo “lavagna pulita” e riscoprire, grazie all’intelligenza corporea che cosa è vero e che cosa non lo è, sul momento. Questo significa giocare a unirsi, con dedizione non intenzionale, al di là di tutte le idee su cosa vuol dire essere e non esser pronti. Unire i due poli – pene e vagina – al di là delle voci della mente sulla voglia o non voglia, sull’essere correttamente bagnate o meno, eccitate o non eccitate.
Lavagna pulita.

Unire questi due organi d’amore, la loro intrinseca consapevolezza senza alcun filtro, anche il più vero (apparentemente), a essi sottomettere le nostre svariate idee su come dovrei e non dovrei essere per essere pronta e, stare a vedere. Come so che pene e vagina sono gli strumenti d’amore per eccellenza?
Se la vita li ha scelti quale via regia chi sono io per dire il contrario?

Non me ne vogliano le coppie diversamente assortite che, di fatto, tendono a ricreare al loro interno una polarità di segno + e -, il gioco del principio maschile e femminile.
Inoltre, quello di essere bagnati, è nel caso di un assortimento maschile, pura chimera.
Forse potrebbero insegnare alla coppia etero come aprirsi all’altro solo grazie ad un’amorevole tenerezza? E che magari del buon olio di mandorle o del burro di karitè possono, senza perdere stima nelle proprie capacità amatorie, dare una mano all’amore?

Come mi capita di dire ai partecipanti ai miei incontri di meditazione(mindfulness e indagine di sé): c’è forse qualcosa di più amabile della presenza, del vulnerabile essere dove siamo?
L’arte dell’intimità, l’arte di amare, cari miei, è una disciplina!
A proposito: buona primaVera!!!

Giovedì 28 marzo, ore 20:30, sala di Macrolibrarsi Store, Cesena.
Amore fisico vs amore incondizionato
La donna e il regno dell’amore
Info e iscrizioni: 366 4134292 – Le vie del dharma

 

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