Un’altra consapevolezza, oltre la coscienza

Un’altra consapevolezza, oltre la coscienza

Un’intervista a Bert Hellinger
a cura di Elsa Masetti

Una nuova consapevolezza per una scienza sperimentale delle relazioni – scienza in evoluzione – che dimostra la sua verità attraverso gli effetti.

E quali sono questi effetti? Riunire ciò che è separato e nel farlo riportare i sistemi e i loro componenti in uno stato di armonia, pace e serenità. Una scienza dell’amore dunque che tutto include e nel farlo obbedisce a un movimento ampio che muove l’amore stesso assoggettandolo a un suo ordine universale e alle leggi che lo esplicitano.

Incontrare Bert Hellinger è sempre di grande ispirazione ed è palese l’opportunità di essere in ascolto di chi sa coniugare l’età della saggezza – 86 anni – con la pratica della saggezza. Molto ho imparato e continuo a imparare dalle sue brevi “parabole”, dalle sue parole che guidano al raccoglimento, dalla messa in atto della “sua” scienza.

La prima occasione per porgergli delle domande si è data quasi all’improvviso, quindi ho colto l’opportunità per parlare di ciò che, urgendo, mi stava a cuore: il rapporto donna-uomo, la sessualità, l’applicazione di questa nuova scienza delle relazioni per portare guarigione alle ferite del femminile… Di questo, ciò che ho preso senza niente stringere, resta nel presente della nostra conversazione e da qualche parte nelle fibre della mia aperta ricezione, in attesa di essere mosso e applicato da quella stessa ampia forza e consapevolezza che tutto pensa e muove, come egli dice e dalla quale sento sempre più di essere agita e in essa agire.

C’è stata poi una seconda occasione, alla fine del seminario. L’argomento principale del seminario è stato quello di un’altra consapevolezza a cui affidarsi, consapevolezza che riconosce il “noi” piuttosto che l’io e il tu, che vede oltre ogni “giusto/sbagliato” sistema di valori, al di là dei pregiudizi della coscienza. Una consapevolezza che apre, include e guida al ricongiungimento. Che guida tutti e indistintamente governa ogni tipo di relazione. La pratica principale è stata dunque quella dell’applicazione delle leggi che ordinano il campo di tali relazioni, racchiuse in una scienza osservabile che si chiama Hellinger Sciencia®. Ecco che, per il tempo concessami, è su questo che ho chiesto (tenendo a mente la destinazione – la rivista Scienza e Conoscenza n°42 sulla quale è uscita).
L’orizzonte che queste risposte aprono è immensamente vasto, fin troppo per gli uomini e le donne di buona coscienza?

Chiami la tua una scienza. Scrivendo un articolo l’ho chiamata la scienza della vita in quanto soggetta alle leggi che governano i sistemi viventi. È così?

Più precisamente la Hellinger Sciencia riguarda le relazioni degli esseri umani in tutti gli ambiti sia all’interno di una famiglia, tra i compagni di una relazione di coppia, anche nell’ambito professionale, cioè anche all’interno delle imprese e inoltre nell’ambito della salute. Queste relazioni seguono alcune leggi che sono universali e per questo motivo sono una scienza. Si tratta però di una scienza sperimentale. Le leggi di queste relazioni si possono osservare e si può vedere quali conseguenze derivano dalla loro violazione. In questo senso sono una scienza. Perché si chiama Hellinger Sciencia? Perché io ho riconosciuto queste leggi e le applico in tanti ambiti, ed esse si dimostrano in continuazione nelle costellazioni. Questo s’intende come Hellinger Sciencia.

Quindi il nome “ordini dell’amore” si riferisce a queste leggi?

Sì, però queste leggi sono multidimensionali (non riguardano solo le relazioni in famiglia ndr). Esse decidono su felicità e infelicità, decidono su avere successo o non averlo, successo in tanti ambiti e se queste leggi sono applicate riescono a congiungere quello che precedentemente è stato separato. Per questo motivo queste sono leggi di pace e di felicità.

In pratica ottenere salute e guarigione significa far proprie queste leggi e applicarle nella vita?

Esatto, e sono delle leggi in movimento. Possono essere osservate in continuazione e richiedono, pretendono qualcosa da noi. Non sono regalate, sono una prestazione, l’applicazione di queste leggi è una prestazione come oggi questo corso è stata una prestazione nell’applicarle.

E tutti quelli che le comprendono possono applicarle?

No. Tutti quelli che, entrando nel campo spirituale di tali leggi, diventano una cosa sola con esse, coloro riescono ad applicarle. Soltanto leggerne è troppo poco. Giocare a calcio si riesce soltanto quando si ha un pallone, solo guardare non è sufficiente. Così è anche qui.

Nella mia esperienza ho l’impressione che entrare in allineamento con questo campo vasto e con queste leggi sia un dono, è così?

Queste leggi si basano su delle comprensioni e queste comprensioni mi sono state donate. Tuttavia non perché io dorma e poi abbia delle visioni, delle intuizione piuttosto perché ho lavorato quarant’anni con le persone e ho riconosciuto, ho scoperto quello che succede e la comprensione basilare che ha una grande importanza nella Hellinger Sciencia è quella dell’agire e del funzionamento della coscienza. Si tratta di una comprensione rivoluzionaria. Ed è difficile applicarla. Richiede un completo cambiamento interiore. Per es. la buona coscienza conduce a dei conflitti e anche a delle guerre. Tutti quanti i conflitti e le guerre sono fatti con buona coscienza. Se però spieghiamo al capo di uno stato queste leggi, per es. al presidente degli Stati Uniti (al tempo Obama), riesce ad applicarle? No, non riesce. Questo per lui è troppo grande, è catturato nella sua di coscienza. E l’applicazione di ciò richiede una transizione in una consapevolezza più alta. È una consapevolezza totalmente diversa. Ci sono delle persone che hanno fatto questo passaggio in tale consapevolezza. Per es. Gandhi. È entrato in questa consapevolezza, però gli è costata la vita. Il presidente Sadat quando è andato a Gerulasemme ed è entrato in questa consapevolezza della pace e della riconciliazione, è anche stato ucciso. Ucciso da quelli che agivano in base alla loro coscienza.

Buona coscienza?

Tutti quanti avevano una buona coscienza e nel loro gruppo sono stati festeggiati come degli eroi. Vorrei dare un esempio di una nuova consapevolezza. In Canada ho incontrato il capo di una tribù indiana, abbiamo passato una giornata insieme. Tra le altre cose, mi ha detto, che nella loro lingua non esiste una parola per giustizia. Questo è ciò che intendo per “altra consapevolezza”, al di là della coscienza.
Penso di aver detto molto.

Le leggi che governano le relazioni, in breve:

Nell’ambito della coscienza personale:

Il legame con la famiglia (gruppo), l’appartenenza(chi appartiene) e ciò che la preserva.
La pressione all’appartenenza e dall’altro lato all’esclusione.
La compensazione tra dare e ricevere

Nell’ambito della coscienza collettiva:

Ogni membro della famiglia (gruppo) ha il medesimo diritto di appartenenza.
L’ordine gerarchico: chi viene prima ha la precedenza su chi viene dopo

Nell’ambito di un più vasto campo spirituale:

Include e trascende entrambe le coscienze in un movimento di riconciliazione, oltre i pregiudizi di buono e cattivo, giusto e sbagliato, giustizia e ingiustizia…

Per approfondire e meglio orientarsi:
Bert Hellinger
>L’Evoluzione delle Costellazioni Familiari
Dagli ordini dell’amore alle costellazioni familiari spirituali
Tecniche Nuove

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