All’uomo nella verità

All’uomo nella verità

Di recente mi sono trovata a un party all’aperto, una meraviglia di festa, bellezza e calore umano. Al mio tavolo c’erano anche due baldi uomini, in piene forze vitali, risonanti con i richiami e i valori culto del mondo occidentale contemporaneo: motivazione, successo, leadership… Due promettenti esemplari della “generazione vendita” 😉

A un certo punto, mi rendo conto, che nell’orizzonte di uno dei due appare una fanciulla, 18 anni, forse sì, forse no. Avverto un trambusto, a livello fisico, che mi porta a seguire lo sguardo dell’uomo verso la ragazzina e di ritorno verso di lui, che fa cenno all’amico e commenta qualcosa. Qualcosa che assomiglia all’ammirazione e a un meno definibile ammicco e impulso. Questo, tradiscono gli sguardi dei due amici, che tornano insieme a soppesarla.

Per me, donna, so di poggiare gli occhi su una delle innumerevoli incarnazioni femminili della bellezza. Spiccava, per il suo essere acerba bellezza. Di tanta altra grazia femminile riluceva la serata.

Da quel momento, gli spostamenti di lei, coglievano ancora e ancora, in modo meno loquace gli occhi dei due disinvolti maschi. Nel frattempo molto altro accadeva, tra cui mangiare, conversare e… sorprendendoli nell’ennesimo lasciarsi distogliere da quella fascinazione, ho detto a uno dei due, senza riferirmi al fatto: «Mi sembra proprio che la donna, alla fine, sia sempre al centro dell’interesse dell’uomo, tra uno sguardo e l’altro, tra un pensiero e l’altro, occupa, che ve ne accorgiate o meno, molto del vostro immaginario».
È caduto dal pero. Donna? Quale donna? No, no, non è vero.
Che sia talmente connaturato al costume maschile che non se ne accorgono nemmeno?

A breve giro ricevo il bollettino della Barry Long Foundation. Amo l’insegnamento di BL e da anni metto in pratica, adattandoli alla mia realtà, alcuni suoi suggerimenti.

Non ho avuto il piacere di conoscerlo personalmente, tuttavia entro con facilità in empatia con il suo modo sanguigno, radicale di dare parola al vero.
Si trattava, bada caso, di un estratto dal suo libro di lettere: To man in truth (all’uomo nella verità).
Lo dedico ora ai due uomini, che hanno allietato, tra gli altri, quella serata e a tutti gli uomini nella via dell’amore, almeno quelli che sono rimasti, visto che i più sono, pare, anima e corpo, immersi solo nella realizzazione della leadership 😉

“Un uomo che tenta di vivere la vita spirituale, deve esercitarsi ad amare la donna. Perché l’essenza della donna è Dio o l’amore nell’esistenza. Ogni uomo sa che la donna è ciò cui pensa di più per tutta la vita – dalla fanciullezza al momento della sua morte. Egli potrebbe dire che non vuole una donna, ma continuerà ancora a pensare a lei. Avrà pensieri su come ha bisogno o vuole amarla; o che cosa gli piacerebbe fare con il suo corpo – ci sta sempre pensando. Questo è vero per tutti gli uomini.

Ciò indica che la verità dell’amore per l’uomo deve essere nella donna.

Tuttavia, l’unico importante ostacolo nell’amarla è la sua brama sessuale per lei. Ora, come può egli sbarazzarsi della lussuria?

Se ne libera, amando il suo corpo fisico. Dico amandola, non usandola sessualmente.

L’amore è del tutto diverso dal sesso, anche se l’amore si esprime attraverso l’atto sessuale. Amare una donna è gioirne. E non mi riferisco solo al fatto di goderne per cinque minuti, nel fare l’amore fisico. In primo luogo l’uomo deve vedere che ama essere alla presenza della donna per la pura sensazione di tale godimento – tenendo la sua mano, camminando con lei – senza alcun processo di pensiero. Qualsiasi processo di pensiero sulla donna prende la via del sesso. Quando la donna fisica è di fronte a lui, egli ha forse bisogno di pensarci?

No, pensi solo a ciò che non è immediatamente presente. Se pensa o si fa delle fantasie su di lei, mentre lei è lì, non la ama, la brama (lusting). E se pensa al sesso con lei quando lei non è presente, è ancora libidine.

L’uomo deve essere in grado di vedere la sua bellezza. Se non ci fosse questo riconoscimento della sua (di lei) bellezza da qualche parte dentro di lui, perché dovrebbe pensare a lei per tutta la vita? Lui deve vedere la sua bellezza intrinseca invece del proprio abituale volerla possedere sessualmente. Deve rendersi conto che la ama perché ha un’essenza indescrivibile che lui, l’uomo, non ha. Lei è il suo amore disperso (missing), l’espressione perduta (missing) di Dio nella sua esistenza.”

Diritti riservati: >Barry Long Foundation International

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