Energia & Consapevolezza

Energia & Consapevolezza

image16-286x300Queste due chiavi, unite nella loro circolarità, caratterizzano, in breve, la qualità delle tecniche di meditazione di Osho. Si fondono in un matrimonio ben riuscito. Mobilitano un bel travaso del principio maschile e femminile: consapevolezza nell’energia e energia nella consapevolezza.

Equilibrio, per i più, da scoprire.

Quel qualcosa di vasto, che trascenda entrambe le polarità, non può essere servito e detto direttamente, men che meno ai nostri tempi. Può eventualmente affiorare alla comprensione, nel suo riconoscersi.

Sperimentare l’energia vitale – cosmica – che ci  attraversa, nei ritmi del vivere moderno, dove più nessuno vive nella foresta, tagliando la legna con la scure e andando al fiume a prendere l’acqua – come narrano tanti aneddoti Zen – è un’occasione che dobbiamo permetterci, un’opportunità da invitare nella propria vita.

Anche il morso della tarantola che faceva ballare senza controllo alcuno, sotto la volta del cielo –  il ballo di San Vito come si diceva dalla mie parti – si è ormai estinto, svuotato di senso. Vecchi espedienti, laddove le tecniche di Osho sono tra i nuovi.

Fintanto che siamo a corto di energia fatichiamo a conoscerne il sapore, a sperimentarne la forza, a toccarne lo scambio con la consapevolezza, a Essere quell’equazione E=mc2, che ci limitiamo a studiare, quale astrazione, su i banchi di scuola.

Le pratiche di meditazione tradizionali, al primo giro, rischiano di far fuori le istanze del corpo – della sua energia – di offrire valide e preziose chiavi di consapevolezza che si disperdono in un soporifero fumo, covando braci di fuochi mai attizzati. Offrendo tappi a turbolenti imbottigliamenti di pensieri…

Le tecniche di meditazione attive, trasmesse da Osho, dissodano il terreno, creano un varco naturale dove spontaneamente emerge quella leggerezza dell’essere che ci è propria: uno stato di presenza, grazia, meditazione.

Un modo celebrativo e giocoso per risvegliare il corpo, i sensi esterni e quelli interiori, per riconoscere e accogliere le emozioni senza farsi sovrastare,  riaccendere energia e entusiasmo per la vita.

L’uomo contemporaneo è innescato in ritmi veloci e dall’altro lato abita in corpi collassati – più che rilassati – da posture sedentarie. Il respiro caotico, il movimento autentico, la danza, la quiete contribuiranno a sciogliere le vecchie abitudini, aprendo il corpo-mente ad uno stato di riconoscimento e rilassamento naturali.

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