elsa masettiSi entra in questa vita grazie a una relazione, quella dei nostri genitori. Nella fattispecie una relazione o atto sessuale.

La qualità della relazione, il fatto che sia lunga, breve, intensa, occasionale, distratta, consapevole, idealizzata, appagante, complicata, semplice…  non toglie all’atto la forza pro-creativa. Pro ovvero a favore, al servizio, della vita.

Entrare in relazione è un atto fondamentale. Allo stesso modo entrano in rapporto anche lo spermatozoo e l’ovulo. È una danza tra dare, ricevere e prendere. L’ovulo che si apre all’evento della vita riceve e prende lo spermatozoo. Lo riceve, e solo l’atto di prenderlo in sé, di dire sì proprio a quello, da luogo al fatto della vita.

Un giorno un ricercatore si presentò davanti a un maestro risvegliato e chiese: «Puoi darmi quello che hai, qualsiasi cosa sia(alludendo alla liberazione o risveglio)?». Il maestro rispose: «Io posso dartela, ma tu puoi prenderla?».

Ecco, qualcosa di simile accade con la vita. La vita è data. Quanto si è poi in grado di prenderla?

La vita è data. Prenderla implica un sì al dono della vita, proprio così come ci è data, da chi e nel modo in cui la riceviamo. Senza questo sì sappiamo veramente farne qualcosa? Trasformare l’atto in fatto? Essere consapevoli della sua preziosità?

Capita di sentir dire: non so che farmene della vita.
Ecco, basta un Sì.

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