zazen casalingo e il corpo addomesticato

zazen casalingo e il corpo addomesticato

Mai corpi furono più addomesticati come in questo 21-22 dell’anno 2000.
Dove sono i graffianti femminismi, le compiaciute liberazioni sessuali, le arrampicate per l’indipendenza, le maratone per il successo?

Vedo corpi sottomessi, sedati, in fila per quattro con il resto di due, per un pugno di comodità. E magari hanno fatto campi di sopravvivenza con costi milionari, camminato su i carboni ardenti per diventare “Qualcuno ah!”. Qualcuno di non importa cosa ma qualcuno, e pur di mantenere lo status, vendono la loro vitalità senza neanche emettere un belato.

Eppure, sembra che sia stato detto, che, di non solo pane vive l’uomo.
Allora forse, quando si disse.
Adesso mi pare che prima ancora del pane, a mancare, sia l’Uomo, l’Homo vivo

Incontrarci, riposare gli occhi su dei volti aperti, rinnovare insieme la fiducia – Scrivimi, se ti senti chiamato: @ElsaNityama (telegramma) o nityama@elsamasetti.it

L’evento:
3 sabati, conseguenti o a piacere, a partire da sabato 29 gennaio, ore 10-17 con pausa pic nic. Date successive: 19 febbraio, 5 marzo, a Cesena

Benvenuti a tutte o solo a una data
Za-zen casalingo
Lo chiamo zazen giocosamente, poiché è quello che più si avvicina al sedersi in silenzio, senza fare niente, senza istruzioni arzigogolate e davanti a una qualsiasi parete-mobile-angolo della stanza, vaso di fiori, tronco di un albero, fondo di pentola…

Un incontrarsi nel silenzio, a riprova, inoltre, che non siano necessari luoghi e condizioni specifiche. Un momento condiviso senza volontà di acquisire strategie e strumenti, semplicemente per “frequentare” insieme quello Spazio che già presente, resta tuttavia “poco frequentato” e quindi, non riconosciuto. Partiremo dal corpo, decongelandolo; dalle chiacchiere mentali, dando loro piena caotica espressione. Lo faremo con qualche giocoso, semplice espediente, affinché l’acquietarsi nella posizione seduta, scaturisca, naturalmente, da solo.

Sebbene in piccolo gruppo, ci raccoglieremo in una sacra terra individuale e extraterritoriale, il nostro corpo, non addomesticato.

«Ciò che verrà, ciò che anche la prossima ora, il prossimo giorno mi potranno portare incontro, sebbene mi sia del tutto sconosciuto, non lo posso cambiare mediante alcuna paura o timore. Io l’attendo con il più profondo silenzio dell’anima, con la più assoluta calma del mare del sentire». R. Steiner

Si prevedono tre tipi di contributo, a donazione: 40, 20 e 5 euro.
Con una mano sul cuore solo voi sapete come potete contribuire

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